Nuove Varietà

DI COSA SI TRATTA


Attraverso le biotecnologie, è possibile ottenere nuove varietà di piante: la tecnica forse più nota (e anche più controversa) è la produzione di organismi modificati geneticamente, ma oggi non è l’unica strada percorribile…
Per esempio, è possibile attuare una selezione assistita da marcatori genetici: essa si basa sul principio che, in una stessa specie, sono presenti individui con caratteristiche diverse.
Se si identificano le sequenze geniche associate a queste caratteristiche (i marcatori) e si effettuano incroci ripetuti tra gli esemplari che le possiedono, i geni e, di conseguenza, i tratti prescelti finiscono col “fissarsi” nella nuova varietà.

I VANTAGGI


I vantaggi offerti dalla selezione assistita da marcatori (MAS) risiedono, da un lato nel fatto che pur ricorrendo alle biotecnologie non si arrivi all’introduzione di geni estranei in un organismo, dall’altro nella possibilità di agire in tempi brevi.
Le mappe genetiche infatti, permettono di verificare la presenza di marcatori che indicano l'esistenza di geni implicati in tratti desiderati, come la resistenza a malattie o l'elevata produttività.
Tali marcatori rivelano allo sperimentatore se in un esemplare c'è una determinata regione genica.
In questo modo la selezione si può operare già allo stadio di plantule, senza aspettare che queste crescano e maturino in campo.
Oggi i processi sono automatizzati a tal punto che è possibile saggiare rapidamente centinaia di migliaia di discendenti e procedere agli incroci successivi solo con gli esemplari dotati della combinazione genetica desiderata, con un notevole risparmio di tempo, di terreno e di denaro.

VICINO A NOI


A Gerenzano, in provincia di Varese, si trova l’Insubrias BioPark, un centro di ricerca medico-scientifica in cui vengono sviluppate biotecnologie a tutto campo.
Il Bioparco è gestito dalla Fondazione Istituto Insubrico Ricerca per la Vita (FIIRV) che, in collaborazione con due aziende insediate nell'incubatore (Areta e Quarta & Partners) e con l'Università degli Studi di Milano, ha promosso il progetto Agrofood.
Lo scopo del progetto è identificare e caratterizzare geni coinvolti in processi produttivi del settore agricolo, con particolare attenzione a quelli cruciali per la valutazione degli stadi maturativi di diversi prodotti.
Tra i vari obiettivi del Progetto vi è la messa a punto di test biologici in grado di riconoscere le molecole di interesse e controllare il loro coinvolgimento nei processi di produzione.

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